potremmo parlare di “banalità del vuoto”, perché in realtà è il vuoto che ci vendono, e vendendoci il vuoto riempiono di vuoto (nichilismo pratico, anche se condannato a parole) le giornate e i desideri di molti.
Racconta di un figlio sballottato come un pacco da un genitore all’altro che con entrambi ha l’unico rapporto di stare in silenzio davanti alla tv.