Non c’è “pranzo con i tuoi” o cenone che tengano, non c’è “Natale che quando arriva, arriva” o invito ad essere più buoni perché “a Natale si può dare di più”, perché tutto ciò non basta, non può bastare, non può reggere il logorio del tempo.
“Da non credente posso solo riconoscere, rendere palese il mio passo caduco, vivendo all’interno di questa società secolarizzata, lasciando che la domanda aperta sull’uomo e sul sacro non mi permetta mai di cadere nel ‘buon natale laico’, ossimoro teatrale e surreale dei nostri tempi”.