Naturalmente per Testori la pittura di Romanino (artista molto amato anche da Pasolini) diventa un riferimento fondamentale per la sua scrittura teatrale, quando qualche anno dopo queste pagine si troverà a lavorare su l’Ambleto per Franco Parenti.
Continuando la lettura in parallelo si può dire che quella “b” introdotta nel nome di Amleto suona come un inciampo, proprio come la pittura di Romanino rappresentava un inciampo dentro i meccanismi perfetti messi a punto dal grande Rinascimento ufficiale.