Procura dopo AdnKronos resa edotta dell’esistenza di Telegram di una vera e propria bolla social nella quale gli utenti vengono incitati a ripubblicare e condividere indirizzi, recapiti e numeri di telefono di medici, politici e giornalisti, con tanto di richiesta di mandare “video e registrazioni audio per far divertire anche gli altri”.