Questo scrive nel suo libro “Le macchine sapienti” Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana, esperto in bioetica e nel rapporto tra teologia morale, bioingegneria e neuroscienze.
Un po’ come per la corrente elettrica qualche anno fa, con la differenza che in quel caso la novità aveva una sua governance, arrivava dall’alto, mentre adesso le intelligenze artificiali entrano dal basso, ma sono pervasive e ci porteranno a delegare le nostre decisioni alle macchine.