Così il Guardian, riprendendo un commento di Ben Lilliston dell’Institute for agriculture and trade policy britannico, definisce i grandi macelli che in molti paesi stanno diventando focolai di Covid 19, preoccupando le autorità sanitarie.
Sempre meno gestiti da macellatori indipendenti e sempre più anelli di filiere enormi, in mano a colossi di dimensioni planetarie come Cargill e Tyson Food, ma al tempo stesso luoghi dove vigono condizioni di lavoro che vengono sovente accostate alla schiavitù, i macelli hanno sempre continuato a lavorare durante la pandemia (almeno fino allo scoppio dei focolai), questo ha favorito la diffusione del coronavirus, all’interno e all’esterno.