una partnership dunque tra Italia e Israele, con l’intento di creare una tecnologia che sia in grado di pre-diagnosticare il Coronavirus nelle persone che siano sospettate di contagio.
Sappiamo anche che i due istituti in questione collaboreranno con il Policlinico Gemelli e il Rabin Medical Center (sempre a Tel Aviv) in materia di studi clinici, mentre in questo momento siamo ancora nella fase di creazione del database con migliaia di campioni di voce, tosse e respiro su pazienti positivi al Coronavirus ma anche quelli colpiti da influenza, inoltre hanno chiesto un finanziamento congiunto all’Unione Europea.