Le indennità verrebbero gestite dalle singole Regioni A denunciare le pesanti condizioni in cui lavorano i medici e gli infermieri impiegati nei pronto soccorso è Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, che il prossimo 17 novembre scenderà in piazza a Roma, in luogo ancora da stabilirsi “Sono passati due anni dall’inizio della pandemia e quel che è accaduto ha dimostrato al Paese quanto fossero sacrosante le nostre affermazioni e fondati i nostri allarmi”, scrive la società in un comunicato stampa, riferendosi alla carenza di personale e alle condizioni di lavoro dei pronto soccorso "È arrivato il momento di provare a far sentire le nostre ragioni in maniera diversa, di mostrare il volto dei professionisti dell’Emergenza Urgenza”, continua Simeu, invitando “medici e infermieri, giovani e meno giovani, specializzandi e professori” a unirsi all'evento La società esorta tutti i lavoratori dell’emergenza medica a partecipare perché “ognuno di noi può fare la differenza” e specifica che la manifestazione sarà priva di “alcuna connotazione politica o sindacale” Si stima che siano circa 4mila i medici e 10mila gli infermieri che mancano ai pronto soccorso.