I naturali destinatari dell'iniziativa curata dalla storica dell'arte Anja Tiedemann e realizzata in collaborazione fra l'altro con la nipote dell'artista, Mayen Beckmann, con il Max Beckmann Archiv di Monaco, sono ricercatori e operatori del settore, ma l'agevole fruizione permette un'immersione anche ai semplici appassionati dell'artista nato a Lipsia nel 1884, dapprima membro della Secessione berlinese e quindi battitore libero fra gli “ismi” della pittura di primo Novecento, e che definì la propria produzione come “oggettività trascendente, alla ricerca dell'ideale dietro il reale” perché “ è la realtà a costituire il vero mistero dell'esistenza”.