Il naturalismo della messinscena, lo spendersi totale degli interpreti, compresi veri nomadi, i panorami a perdita d'occhio, le musiche di Ludovico Einaudi, la dinamica nervosa delle immagini sono elementi a favore di un film che vive intorno al talento di Frances McDormand e alle tempeste della sua Fern:
importanti (miglior film, miglior regia e migliore attrice, Frances McDormand, al terzo successo) aggiungendole al Leone d'oro di Venezia.