Greenpeace chiede all’Unione Europea e ai governi nazionali di ridurre il numero di animali allevati in modo intensivo per liberare cereali sufficienti a compensare il deficit di grano, e diminuire la dipendenza dell'Ue da fertilizzanti sintetici sempre più costosi e inquinanti.
Secondo Greenpeace, una riduzione dell'8% nell'uso di cereali per l'alimentazione animale nell'Ue consentirebbe di risparmiare abbastanza frumento per compensare il deficit previsto a causa dell'invasione della Russia in Ucraina.