Un cambiamento che è destinato a suscitare dibattiti sulla capacità dell’AI di garantire gli stessi livelli di accuratezza e sensibilità dei moderatori umani, soprattutto in contesti delicati come la gestione di novità che potrebbero avere un impatto sulla privacy degli utenti.
Questo significa che elementi come gli "aggiornamenti critici degli algoritmi di Meta, le nuove funzionalità di sicurezza e le modifiche al modo in cui i contenuti possono essere condivisi tra le piattaforme dell'azienda saranno per lo più approvati da un sistema alimentato dall'intelligenza artificiale", e quindi saranno meno soggetti a controllo da parte di personale specializzato nel discutere su come un cambio di piattaforma potrebbe avere ripercussioni impreviste o essere utilizzato in modo improprio.