(Blood Fire Death) Il primo album dei Metator non è propriamente tale, più che altro è un abominio indicibile innominabile!
Death, black metal e grindcore quanto improvvisazioni di ogni tipo, compresa una cover dei Motörhead, il classico “Bomber”, che non sono né di stampo tecnico né prog eppure sono talmente eccentriche queste scelte, come per “The Unexpected Beauty of Deformity”, che portano i Metator a essere anche un qualcosa di altro rispetto all’estremismo fine a se stesso.