lo ha scritto in una nota ai clienti il capo economista di Morgan Stanley, Chetan Ahya, aggiungendo che ci si aspetta “che qualora le tensioni commerciali aumentassero ulteriormente si entrerebbe in una recessione globale”, ovvero con un tasso di crescita inferiore al 2,5%, “nel giro di tre trimestri”.
I rischi di condizioni finanziari più strette, che porterebbero alla recessione globale “sono alti e crescenti”: