Pur avvalendosi di quattro avvocati, tre esperti di privacy e due attivisti, la fondazione afferma di non aver capito se Microsoft abbia o meno l'intenzione di utilizzare i dati personali degli utenti per addestrare l'intelligenza artificiale.
Inoltre Microsoft ha intenzione di fornire agli sviluppatori il modo di creare i propri modelli di intelligenza artificiale con la nuova versione di Azure Databricks ed é probabile che i primi tre paragrafi sull'IA aggiunti al Contratto di Servizi Microsoft (li trovate tutti e cinque qua sotto) abbiano a che fare proprio con il rischio che questo servizio sia utilizzato in maniera scorretta.