C’era chi aveva ipotizzato che l’Autodromo violasse delle norme costituzionali sulla “tutela della salute”, ed era stato contestato che non ci fosse stato il coinvolgimento nella battaglia del rumore i Comuni limitrofi al tracciato, visto che le deroghe si affidavano a una convenzione sottoscritta con il solo Comune di Scarperia e San Piero.
La questione ora si è spenta definitivamente dopo che il Consiglio RIegionale della Toscana è intervenuto due volte per correggere la legge dedicata al rumore generato dall’Autodromo Internazionale del Mugello, tanto che la Suprema Corte ha rimosso tutte le obiezioni che erano rimaste in campo.