Nella pala di Previtali, il Bambino non è deposto sull’umile terra, e nemmeno adagiato nella paglia di una greppia per animali:
Anche nella seconda opera esposta in mostra (Adorazione dei pastori, di pittore veneto, forse Jacopo Bassano, 1535 circa), una scia luminosa, paragonabile a una specie di stella cometa, collega un astro che si affaccia timido nel cielo di Betlemme con i due atletici pastori di foggia michelangiolesca, che si protendono adoranti, a piedi scalzi, verso il Bambino deposto su una culla di fortuna, ricavata dai frammenti di colonna di un antico edificio in rovina.