di ogni ragionevole dubbio e precauzione, che il confronto tra il numero dei morti e dei malati gravi prima e dopo le campagne vaccinali riveli che ne valeva la pena, e che questo fatto sarebbe ancora pi?
Ad ogni modo, non vedo il motivo per cui il pensiero filosofico, da sempre fondato sui limiti e le prerogative dell'umano, dovrebbe storcere il naso di fronte al desiderio, elementare e universale, che la vita duri il pi?