“Chi ha vissuto a lungo all’estero saprà che certe notizie clamorose, che di per sé meriterebbero nove colonne, vengono tenute nascoste dalla stampa britannica non per l’intervento dello stato ma per via di un accordo tacito per cui ‘non sta bene’ citare quel fatto particolare.
Ovviamente, quando si dicono cose che “non sta bene” dire, o si va contro l’ortodossia prevalente – magari semplicemente criticando le decisioni di un organo di controllo privato – la battaglia per l’accesso e la credibilità è scontata.