Quando c’è occupazione abusiva di immobile privato, il danno subito dal proprietario deriva dalla perdita della disponibilità del bene e dalla impossibilità di conseguire l’utilità da esso ricavabile.
Il godimento comune di tale strada, della durata di 45 anni, è stato interrotto il 4 agosto 2013, quando il convenuto si è impossessato di una porzione, delimitandola con paletti, catene e segnaletica orizzontale e destinandola in parte a posti auto e in parte a spazio di manovra riservato a facilitare l’accesso al proprio ingresso carrabile A fronte dell’arbitraria iniziativa della controparte, il proprietario attore ha cercato di tutelarsi inizialmente in via possessoria, esponendo che il regolamento condominiale della proprietà occupante indicava l’esistenza di una divisione e di una servitù di passaggio e ha chiesto i danni per l’occupazione abusiva.