Ora l’obiettivo di Ocon e della Alpine sarà quello di non diventare ‘bravi perché hanno vinto’, ma un tandem che ha vinto perché è bravo.
Non tanto i settanta giri, condotti magistralmente verso la bandiera a scacchi che gli ha assegnato la prima vittoria in Formula 1, ma quella percorsa a piedi lungo la pit-lane verso la cerimonia della premiazione, dove lo attendeva il gradino più alto podio.