"Aria" testimonia le storie di italiani che, al momento dell'esplosione della prima ondata della pandemia, si trovano in diverse parti del mondo:
Sarà la mascherina, che ci fa ansimare, sarà che stiamo tutti dentro casa, con le finestre socchiuse per far circolare l'aria, sarà che invece la maggior parte della popolazione mondiale é troppo esposta al pericolo, come i senzatetto, sarà il richiamo alle opere liriche (dicono gli autori) nelle quali l'aria é il momento dell'introspezione dei protagonisti, ma quella parola sembra essere la più adatta a questi tempi di privazione planetaria.