Paradise è il beffardo nome di questa opera prima di finzione per il triestino Davide Del Degan, in cui si diverte a catapultare i suoi personaggi costantemente in contesti a loro estranei, vedendo un po’ l’effetto che fa.
Fra paradossi e il confronto fra i due, vissuto con ansia crescente da Calogero, il rapporto fra i due sembra sfociare verso un’inusitata amicizia, Paradise mette in scena due tentativi di cambiare vita, con gradi di complicazione diversa e la sincera voglia di dare un taglio al passato che sembra venire dal più improbabile dei due, che non aspettava altro che darlo quel taglio brutale, mentre Calogero è costantemente alla ricerca del ricongiungimento con la famiglia, sempre ritardato dalle autorità.