Poi l’attacco duro, diretto e quasi provocatorio al Parlamento di Westminster, accusato di non aver voluto attuare la Brexit né “prendere una decisione”, nascondendosi “mozione dietro mozione, emendamento dietro emendamento”.
Una richiesta che l’UE ha già detto che non potrà avere fino a quando non convincerà il Parlamento britannico a sostenere l’accordo sulla Brexit, già bocciato due volte.