è una nuova responsabilità delle imprese (purtroppo l’Italia è tra gli ultimi paesi nella classifica della formazione in azienda) ed è responsabilità della politica ridisegnare l’impianto del welfare ed evitare che flessibilità diventi sinonimo di paralizzante precarietà.
In realtà, il bene comune non deriva automaticamente dal fatto che ciascuno persegua esclusivamente il proprio bene personale, ma può realizzarsi solo come frutto di una responsabilità personale a ricercare, oltre che il proprio bene individuale, anche il bene comune.