Una sostenibilità delle pensioni minata dal debito pubblico elevato, da una crescita bassa e da una partecipazione ancora relativamente bassa alla previdenza complementare ha affossato la posizione italiana nell’ultima classifica Mercer sui “migliori” sistemi pensionistici al mondo.
Secondo Morelli penalizza la sostenibilità del sistema pensionistico italiano il fatto che sia ancora “molto basato sul primo pilastro, che è inserito nel bilancio dello Stato, mentre i sistemi più sostenibili sono quelli che hanno affiancato al primo pilastro sistemi di pensione complementare e individuale di secondo e terzo pilastro che rafforzano di gran lunga la capacità di percepire un’entrata sostenibile quando si esce dal mercato del lavoro”.