Nonostante le minori adesioni a “quota 100”, che nel 2019 garantiranno minori uscite per 1,4 miliardi, meno di quanto anticipato dal monitoraggio Inps, la spesa per pensioni volerà nel prossimo triennio oltre la soglia psicologica dei 300 miliardi.
Tra il 2021 e il 2022, ovvero al termine della sperimentazione in corso che consente pensionamenti anticipati con 62 anni e 38 di contributi minimi, la spesa per pensioni passerà da 295,5 miliardi a 304 miliardi (15,9% del Pil).