Ma è evidente che il passare del tempo non gioca a favore dei futuri pensionati che potranno solo sognare gli assegni percepiti dai loro genitori.
In sostanza, poiché più si va avanti col tempo e più il montante contributivo sarà soggetto alle variazioni del Pil, il governo ha introdotto dei limiti agli eccessi negativi del Pil.
Molti non lo sanno, ma la riforma pensioni del 1995 fatta dal governo di Lamberto Dini, prevede che il montante contributivo si rivaluti in base all’andamento del Pil.