Infine Oppenheimer ha vinto anche perché sono sempre molto piaciute agli Oscar le vite straordinarie, le saghe, le narrazioni biografiche in cui si parte del trionfo e si arriva alla disgrazia, seguire il diario di un uomo di talento e successo.
Nolan, famoso per confondere i concetti di spazio e tempo ("Tenet", "Interstellar", "Memento", "Insomnia"), di reale e onirico fino al massimo senso del pudore fantasy temporale, forte di titoli che finora hanno messo nel salvadanaio 6 miliardi di dollari, grazie soprattutto a Batman), qui si rende autore comprensibile a tutti ed aggiunge sul personaggio anche la sua caduta dopo il nefasto maccartismo: