Quello di Philip é un balzo temporale nel futuro basato sulla ripresa dei topoi che hanno reso grande l'hip-hop nella nostra nazione, ancor prima che come genere radiofonico, come filosofia di pensiero.
Il debutto discografico di Philip prende spunto dalla corrente milanese di questa filosofia, l'estetica dello zanza che ha reso celebri i Club Dogo agli albori - connotata dai riferimenti tipici della periferia di ogni città (scooteroni, panette di fumo, imbruttimento)- rielaborandola in una chiave coerente attualizzata.