Le prospettive – Concentrandosi su piccole medie imprese, il presidente di LS Lexjus Sinacta Franco Casarano, spiega che lo smart working per loro non ha di fatto cambiato (contrariamente a quello che è successo con le grandi e medie imprese) il livello di produttività, con una crescita del +0,86%.
Quelle che lo hanno fatto hanno però “potuto verificare la possibilità di una diversa organizzazione del lavoro, con una riduzione delle spese, anche se il vero risparmio sul costo del lavoro non è stato legato allo smart working ma alla cassa integrazione”.