come apostolo dei pericoli della disinformazione, però, potrebbe essere un messaggero imperfetto dal momento che è stato il primo candidato presidenziale a cavalcare il potere dei social media ma successivamente, come presidente, ha fatto poco per intervenire quando il loro lato più oscuro è diventato evidente in patria e all’estero.
, che ha commentato le dichiarazioni di alcuni vertici del New York Times e della CNN fautori di un’idea di informazione più “indipendente” esortando i dipendenti a non usare troppo Twitter viziato da opinioni e giudizi imparziali e concentrarsi sulle cosiddette “hard news”.