Con un parere circostanziato inviato lo scorso dicembre, la Commissione europea ha, di fatto, bocciato la legge italiana:
La seconda obiezione riguarda l’esclusione dal divieto degli articoli fabbricati in plastica biodegradabile e compostabile inseriti nell’allegato B della direttiva sulla plastica monouso.
Nella lettera, la Commissione sottolinea che la legge comunitaria non prevede tali tipi di esenzioni e che nella definizione di ‘plastica’ adottata negli anni scorsi coinvolgendo come d’abitudine gli Stati membri, rientrano anche quelle derivanti da materiali naturali modificati chimicamente (le più comuni plastiche biodegradabili).