Il contributo in questione cerca di rispondere alla diatriba di cui oggi molti di noi sono investiti, ossia policy remuneration o work life balance, retribuzione o fiducia, libertà, organizzazione tra vita privata e lavorativa?
Tra tutti e tre vince sicuramente il work life balance perché permette di ottenere una qualità di vita migliore, e la persona riesce sia a raggiungere gli obiettivi professionali che personali.