il miliardario e cugino del presidente, tale Rami Makhlouf, l’uomo più ricco della Siria, ha rotto con Assad, forse nel tentativo di sottrarsi alle sanzioni, postando a maggio un video in cui denunciava pressioni del governo per cedere i suoi profitti con la minaccia degli arresti.
La vittoria sull’ISIS sembrava aver sottratto il presidente Bashar al-Assad al rischio di deposizione, ma il dittatore non aveva fatto i conti con l’attuale crisi dell’economia, un po’ conseguenza di eventi sfuggenti al suo controllo, tanto da essere stato costretto nei giorni scorsi a licenziare il premier Imad Khamis.