A questo proposito, coloro che sono interessati ad avere il massimo della privacy dovrebbero seguire un semplice trucchetto che permette loro di comunicare a Google e Microsoft di non voler che la propria posizione venga stimata sfruttando il WiFi.
In tal modo, non si dà a Google l’autorizzazione alla raccolta dati anche se, come specifica la stessa azienda, è valida solo per il proprio servizio di localizzazione, quindi altre società potrebbero continuare a raccogliere la posizione della rete Wi-Fi nonostante il suffisso.