, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico», si legge nella nota del governo.
Anzitutto, stabilisce che il controllo di Poste dovrà rimanere in mano pubblica, anche in via indiretta.
«L'idea al vaglio dei soci pubblici sarebbe quella di diluire la quota di entrambi mantenendo comunque la maggioranza assoluta del 51% cento (e dunque il controllo dello Stato non verrebbe messo in discussione)», ha detto di recente il sottosegretario al ministero delle Imprese, Fausta Bergamotto .