Per la prima, sarebbe liquidabile un 12,35% (incasso ai valori attuali di almeno 6 miliardi), il 3,6% di Enel a 2 miliardi, un 10,2% di Leonardo a 0,79 miliardi, il 9,8% di Terna a 1,39 miliardi, l'11,3% di Snam a 1,66 miliardi.
E se la Lega a dicembre aveva rilanciato la proposta di quotare le società in house (quelle che gestiscono i rifiuti, l'acqua i trasporti e altri servizi essenziali come Ama a Roma o Amat a Milano), come primo passo per far partire il piano privatizzazioni, per il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani la direzione indicata da Meloni è quella giusta.