La vulnerabilità "EntrySign" identificata inizialmente nel microcodice dei processori AMD Zen 1-4 si estende ora anche all'ultima generazione Zen 5, ampliando significativamente la portata di questa falla di sicurezza.
Il team di sicurezza di Google, che per primo aveva individuato il problema, ha recentemente aggiornato il bollettino evidenziando come tutti i processori della famiglia Zen, inclusa l'ultima generazione, presentino una vulnerabilità che consente a utenti malintenzionati di caricare patch di microcodice non autorizzate qualora ottengano privilegi a livello kernel (ring 0).