Con particolare riferimento alla tematica dei buoni pasto, si puntualizza, quindi, che il personale in smart working non ha un automatico diritto al buono pasto e che ciascuna PA assume le determinazioni di competenza in materia, previo confronto con le organizzazioni sindacali.
Dividendo questa cifra per 600 euro, quantificazione dell’indennità mensile che si intenderebbe attribuire ai titolari di partita Iva, se ne potrebbero finanziare 1 milione.