li accoglie uno spazio vuoto, un fiordo incontaminato e a quanto pare bellissimo, ideale per la fondazione di una nuova gloriosa città.
Così come questa terra che il legittimo proprietario dichiara avere il costo della propria vita.
E, infatti, al costo della vita, della propria identità, la vende al miliardario.
La stessa città perde forma, perde estensione, si limita alla casa del protagonista perduto o, meglio, a tutti i suoi oggetti da eliminare, togliere di scena, togliere dalla vita che ci si illude possa realmente continuare.