Alla sua morte egli aveva lasciato al Museo di Lille la sua raccolta di 1300 disegni (con splendidi autografi di Raffaello) e all’Accademia di San Luca l’opera più preziosa (allora valutata 500 scudi), forse per discolparsi di aver collaborato alle requisizioni napoleoniche di tanti capolavori italiani.
La mostra organizzata nella galleria dell’Accademia di San Luca di Roma in occasione del quinto centenario della morte di Raffaello sul mito dell’Urbinate (a cura di Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra) è ruotata attorno a un pezzo forte: