Da Arkham a Dunwich, da R’lyeh all’onirica Celephais, I luoghi di Lovecraft si rivela a ogni pagina come una semiseria Lonely Planet d’epoca, ideale per avventurarsi da turisti negli abissi più innominabili inventati dal visionario di Providence.
Numerosissimi, ovviamente, i riferimenti alle opere originali del Solitario di Providence, ma non mancano nemmeno spunti e citazioni provenienti da alcuni supplementi delle precedenti edizioni del gioco di ruolo de Il Richiamo di Cthulhu (giunto ora alla sua settima edizione, di cui potete leggere la nostra recensione).