Queste considerazioni diventano attuali di fronte all’entusiasmo per i 173 miliardi euro che la Commissione europea, grazie soprattutto all’impegno di Francia e Germania, si appresterebbe a mettere a disposizione dell’Italia attraverso lo strumento – da costruire e collaudare – del Recovery Fund .
Insomma, che si tratti del Recovery Fund, del Mes, del Sure, della Bei – per allineare le varie opportunità che si presentano sull’orizzonte europeo – occorre comprendere fino in fondo che non sarà possibile attingere alla cassa comune senza una chiara strategia e una visione condivisa.