Caro direttore, in molti, in questi giorni, hanno proposto di utilizzare come braccianti agricoli i beneficiari del reddito di cittadinanza, come una sorta di attuazione del principio di “condizionalità” che vincola al percettore di sussidio alla disponibilità a svolgere un lavoro.
Pubblicità Piuttosto che pagare regolarmente un lavoratore, ecco l’idea di “sfruttare” i destinatari del reddito di cittadinanza, ma basta leggere le analisi socio-anagrafiche dei percettori (over 45, donne con carichi familiari, problemi di salute, ecc.