“Questa situazione – fanno sapere da Confartigianato – va a determinare un disallineamento nel meccanismo delle revisioni, che andrà a creare analoghi problemi anche negli anni successivi e per regolarizzare il flusso e le scadenze ci vorranno anni”.
Va da sé che è possibile effettuare le revisioni anche prima.
Sul punto – commenta Vincenzo Ciliberti, di ANARA Confartigianato, rappresentante nazionale della categoria – se la norma non verrà rimodulata a brevissimo, questa decisione genererà ad ottobre un sovra-flusso di richieste di revisioni almeno cinque volte superiore alla capacità massima dei centri autorizzati.