Questo il capitale iniziale del lungimirante businessman che, incarnando in pieno lo spirito dell’economia circolare, ha fondato una vera e propria banca dei rifiuti, che converte la spazzatura in moneta sonante e permette ai giovani di ricavare soldi dai rifiuti.
La necessità aguzza l’ingegno, e così nasce il Banco Cooperativo del Estudiante Barselana, proprio nel tentativo di permettere ai giovanissimi abitanti di Arequipa di ricevere denaro in cambio di rifiuti, che ad Arequipa abbondano nei cestini, soprattutto i rifiuti in plastica e in carta.