E’ la cosiddetta Ape sociale, un’indennità corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
Mentre si avvicina la scadenza di Quota 100, l’anticipo introdotto dal governo M5S-Lega che terminerà di esistere dal 1 gennaio 2022, si scaldano i motori per la nuova legge di bilancio che potrebbe portare con sé un capitolo interamente dedicato alla previdenza in cui ci sarebbe un probabile allargamento della platea dell’Ape sociale, il cosiddetto anticipo pensionistico che consente il sostanziale prepensionamento con almeno 63 anni di età.