Secondo Elsa Fornero, varare una riforma pensioni con flessibilità a 62 anni come chiedono i sindacati vuol dire creare “dei futuri poveri perché tra qualche lustro quelle persone potrebbero trovarsi con carenze di risorse e spingeranno i futuri esecutivi per allentare le maglie e aumentare la spesa.
Dal suo punto di vista è importante che il Governo non ceda “alle pressioni dei sindacati che sembrano essere tornati all’epoca dell’aspirazione della pensione di anzianità che, prima della nostra riforma, era la loro indicazione preferita”.