la riforma pensioni con “Quota 100 si rileva, contemporaneamente, una beffa per chi maturerà i requisiti al 1° gennaio 2022 (e che quindi sarà escluso dal beneficio) e un imbroglio per i giovani che invece di essere chiamati al lavoro in misura di tre nuovi assunti per ogni neopensionato (questo era lo slogan), entreranno in misura minore rispetto i lavoratori in uscita e saranno costretti a pagare loro stessi queste pensioni anticipate.